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Alla scoperta di Manoel Island
Era un tardo pomeriggio di una giornata semi-estiva – benché di fine settembre – a Malta.
Il sole si stava abbassando molto pigramente, mentre tutti i turisti che affollavano la promenade di Sliema si godevano gli ultimi caldi raggi o già programmavano l’indomani consultando le locandine e le offerte dei tanti box informativi sulle gite in barca.
Direzione?
- A sud per recarsi al famoso mercato del pesce della domenica a Marsaxlokk;
- Verso nord per esplorare le acque cristalline di Comino e le grotte sparse tutt’intorno;
- Ancora più a nord, verso Gozo, per una toccata e fuga nell’isola sorella di Malta;
- O più semplicemente verso Valletta, che si staglia fiera all’orizzonte.
E poi c’ero io.
Stanca, un po’ pentita di aver deciso di non andare in palestra e con la testa immersa nei miei pensieri, mi dirigevo a piedi verso casa.
Settembre, soprattutto la seconda metà del mese, è il periodo ideale per visitare Malta:
- Il caldo c’è ancora, persiste e resiste anche agli acquazzoni improvvisi che inaspettatamente colpiscono tutto e tutti creando sempre non pochi disagi e danni.
- I turisti sono di meno e prendere l’autobus non è più un incubo. Il dubbio “Si fermerà o non si fermerà?” con riferimento al bus in avvicinamento va pian piano dissolvendosi, incidendo positivamente sull’umore e sull’andamento dell’intera giornata.
- La movida è sempre molto attiva, ma uscendo puoi goderti maggiormente i ristoranti, bar e locali.
- La temperatura è scesa di qualche grado e questo permette di andare in giro e visitare Malta facendo piacevolmente a meno del caldo appiccicoso che ha caratterizzato i mesi di luglio e agosto. (Come ho fatto a sopravvivere?)
Persa tra le note di “I Believe” di Bob Sinclar, passeggiavo sulla battigia accompagnata dal rumore delle onde che si infrangevano sulle barche ormeggiate. Alzando lo sguardo verso l’orizzonte vedo Manoel Island, accoccolata nella baia di Marsamxett, comodamente posizionata tra la penisola di Tignè e la capitale Valletta.
Chi ha detto che dopo un po’ di tempo che vivi in un posto poi non riesci a coglierne la bellezza ha ragione!
Tornata a casa, ho fatto un po’ di ricerche su questo posto così a portata di mano ma altrettanto sconosciuto ai più. Ed eccomi qui a condividere con voi le informazioni raccolte.
Come arrivare a Manoel Island?
Arrivare a Manoel Island è semplice.
Passeggiando dalla fermata Ferries a Sliema in direzione Gzira, puoi facilmente raggiungere l’isola. Facciamo insieme un tour virtuale con le tappe da non perdere passo dopo passo!
Il duck village & il lunapark
Unico punto di accesso è un ponte dal quale è possibile subito notare un insolito schiamazzare: si tratta del “Duck village”.
Sporgendosi verso la balaustra di sinistra del ponte, si scorge questo piccolo villaggio che ospita anatre e altri volatili nelle casette di legno. Un volontario custodisce e protegge un vero e proprio santuario; un luogo sicuro per i volatili messi a rischio da vari predatori, umani e animali. Unico!
Ogni estate Manoel Island è sede stagionale di un lunapark itinerante che allieta grandi e piccini con giostre di ogni tipo. Quest’anno, da maggio fino al 19 agosto, dalle 18 a mezzanotte, è stato un tripudio di musica, urla, risate e schiamazzi di ogni tipo – per la gioia dei vicini residenti!
Nota a margine: il villaggio delle papere è stato smantellato lasciando il posto alle imbarcazioni dei pescatori. Molti hanno giustificato questa operazione nella poca igiene e mancanza di cura verso gli animali. Ma è decisamente un vero peccato!
Manoel Island Yacht Marina
Sull’altro lato del ponte, proprio alle spalle della stazione di servizio, si trova Manoel Island Yacht Marina che, con i suoi posti per imbarcazioni lunghe fino ad un massimo di 80 metri, fa quasi un tutt’uno con la vicina marina di Ta’ Xbiex.
Panorama da assaporare al tramonto, oppure, se se ne ha l’occasione, all’alba. Quando i pescatori, svegli da ore, si apprestano a tirare i remi in barca e a solcare i mari per una nuova giornata di pesca.
Manoel Island Yacht Yard
Proseguendo lungo la strada principale, Triq Il-Forti Manoel, ci si imbatte nel Manoel Island Yacht Yard.
Con i suoi 49.000 metri quadrati di estensione, si tratta del più antico cantiere navale di rimessaggio, riparazione e manutenzione di yacht in tutto il Mediterraneo.
Ci sono anche barche in vendita, sei pronto a trovare lo yacht dei tuoi sogni?
Cosa vedere a Manoel Island?
Eccoci alla domanda cruciale: Sì, ma cosa si può vedere a Manoel Island? Cosa c’è?
La risposta si svela addentrandosi nella zona verde dell’isola alla scoperta:
- del Lazzaretto, l’antico ospedale costruito XVI secolo,
- e del Fort Manoel,un forte a forma stellare del XVIII secolo fatto realizzare dal Gran Maestro portoghese Antonio Manoel de Vilhena.
A questo punto mi pare d’obbligo un piccolo excursus storico.
La storia di Manoel Island
La sua storia è avvolta nel mistero, viene da lontano e ha visto l’isola “usata” dai potenti dell’epoca in modi differenti a seconda delle loro necessità.
Nel 1570, questa piccola porzione di terra fu acquisita dal Capitolo – o collegio dei canonici – della cattedrale di Mdina, divenendo di proprietà del Vescovo di Malta.
Il Lazzaretto
Qualche decennio più tardi si vide l’esigenza di costruire il Lazzaretto di San Rocco per i malati di peste bubbonica e colera. L’edificio fu poi utilizzato come ospedale di quarantena per evitare il dilagarsi delle epidemie portate dai passeggeri delle navi che attraccavano ai porti maltesi. Diede il suo contributo anche durante la Prima Guerra Mondiale e fu usato per l’ultima volta in un’epidemia che colpì Malta nel 1936.
Il lazzaretto esiste ancora, anche se si trova in uno stato di quasi totale abbandono. Se ne vedono i resti sul lato meridionale dell’isola.
Con le sue arcate e quelle finestre aperte sembra nascondere tanti segreti tra le sue mura ormai in decadenza. Chissà quanta sofferenza, morte, dolore e – perché no – anche gioia della guarigione hanno vissuto quei corridoi e quelle stanze.
Fort Manoel
Tra il 1723 e il 1733 fu costruito il vicino Fort Manoel, una fortezza voluta dal Gran Maestro Antonio Manoel de Vilhena. A lui è, infatti, intitolato il forte e pure l’intera isola.
La struttura è il tipico esempio di architettura militare del 18° secolo. Il piano di realizzazione originario è attribuito a René Jacob de Tigné, poi modificato dal collega Charles François de Mondion, architetto francese appartenente all’Ordine di San Giovanni la cui tomba si trova in una cripta sotto il forte.
Strutturato come una stella con quattro angoli dai quali avere una visione strategica del territorio circostante, Fort Manoel è caratterizzato da numerose arcate, una grande piazza centrale e una chiesa barocca dedicata a Sant’Antonio di Padova.
Passeggiando in questi luoghi sembra quasi di sentire il rumore dei passi dei monaci che si dirigevano frettolosamente nella piccola cappella, il vibrare delle spade dei Cavalieri di Malta durante gli allenamenti mattutini, il tintinnare delle monete che formavano il tesoro del Gran Maestro… aleggia un alone di mistero che lascia senza fiato.
Il tutto è reso ancora più magico dalla vicinanza di Valletta, che si staglia all’orizzonte.
Il forte fu danneggiato durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. A quell’epoca il Lazzaretto fungeva da base per i sottomarini della Royal Navy. Dopodiché l’intera isola fu abbandonata divenendo facile preda di vandali, erosione naturale e degrado.
La fine di un’era?
Nei primi anni del secolo, Manoel Island è diventata di proprietà del MIDI, un consorzio locale al quale è stata data una concessione per il restauro della fortezza e l’ammodernamento dell’intera isola mediante la costruzione di un complesso turistico.
Un progetto che ha suscitato numerose proteste tra i cittadini maltesi e la comunità locale di Gzira. Dal 2000 l’accesso all’isola è vietato ed impedito da grandi cancelli e questo ha aumentato il malcontento tra gli abitanti, da sempre abituati a visitare il piccolo polmone verde di Manoel Island.
Il giovane sindaco di Gzira, Borg Manché, ha preso in mano la situazione appoggiando gli abitanti che chiedono a gran voce la riapertura dell’isola. Ha quindi dato una scossa a questo progetto di riqualificazione, che costerà 400 milioni di euro, e promette una totale trasformazione dell’area.
- Il parco di 80.000 metri quadri rappresenterà un eccezionale spazio verde, unico in tutta la zona.
- Il Lazzaretto sarà convertito in un hotel a 5 stelle e saranno realizzate anche alcune abitazioni per uso residenziale.
- Fort Manoel diventerà un centro per le arti e la cultura, con negozi, ristoranti e tutto il necessario per offrire un servizio turistico d’eccellenza.
L’obiettivo finale è rendere l’isola nuovamente disponibile e accessibile ai maltesi che ne sono stati privati per 18 anni senza una motivazione valida. Il prezzo da pagare? La cementificazione anche di questa area: ne vale davvero la pena?
I lavori sarebbero dovuti cominciare nel 2019 e dovrebbero durare ben 7 anni.
Nel frattempo è stata presentata una Petizione dal titolo “Create a breathing space for the people of Malta: Make Manoel Island a National Heritage Park” per chiedere a gran voce di trasformare questa zona in un grande parco per famiglie, giovani e amanti della natura salvaguardando quest’area così storicamente importante.
Io ho firmato, tu che aspetti?
Non so se il progetto verrà realizzato ma di sicuro bisognerebbe dare una sistemata ad un luogo ormai fin troppo abbandonato e dimenticato.
Fort Manoel: Open day
Dopo due anni di restrizioni dovute al pandemia da Covid-19, finalmente Fort Manoel riapre le sue porte al pubblico! L’Open Day è previsto per domenica 1 maggio, dalle 9 alle 18:00.
L’ingresso è gratuito, e darà l’opportunità a turisti e appassionati di vedere il risultato dei lavori di ristrutturazione eseguiti e godere appieno del Forte, delle sue sale e della vista sulla Capitale Valletta.
Saranno anche disponibili dei tour guidati:
- alle 10:00 in Maltese
- alle 11:30 in Inglese
- e alle 15:00 in Maltese
Durante gli Open day sarà possibile aggirarsi tra le stanze del forte e, chissà, avvistare il fantasma di un Cavaliere Nero che indossa l’armatura e lo stemma dell’Ordine di San Giovanni. Lo spirito è stato più volte segnalato, e alcuni credono si tratti proprio del Gran Maestro Manoel.
È un’occasione unica per immergersi nella storia di un luogo così suggestivo ad appena due passi dalla folla frenetica di Sliema.
Consiglio di seguire la pagina facebook ufficiale dell’ente che gestisce il forte per le ultime informazioni.