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La Great Ocean Road è una delle strade panoramiche più famose e scenografiche del mondo. Si estende lungo la costa meridionale dell’Australia e ho avuto la possibilità di percorrerla durante il mio viaggio dall’altra parte del mondo, qualche anno fa.
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Immagina di essere a migliaia di chilometri da casa, in un mondo relativamente nuovo e con molte zone inesplorate e ricche di ripide scogliere, enormi spiagge, alte onde perfette per gli amanti del surf e una fauna e flora spesso del tutto esclusivi del continente australiano.
In questo scenario si colloca una strada di 253 km tra le città di Torquay e Allansford, nello Stato di Victoria. Strada a circa 80-90 minuti di macchina dal centro di Melbourne, che è catalogata come patrimonio nazionale australiano. Inutile precisare che sarebbe da esplorare in lungo e in largo con un’avventura on the road in perfetto stile gipsy!
In questo articolo scopriamo insieme le tappe imperdibili sulla Great Ocean Road in un viaggio di due giorni tra le lussureggianti foreste pluviali e gli incredibili panorami di questa zona dell’Australia.
La mia mini guida su cosa vedere sulla Great Ocean Road comincia qui! Si parte…!
Great ocean road: MAPPA del viaggio
Giorno 1: da Torquay Beach al Teddy’s Lookout
Il mio viaggio sulla Great Ocean Road ha visto Melbourne come suo punto di partenza. E poi giù sulla M1 in direzione Geelong per circa 1 ora e 25 minuti fino ad arrivare a quella che sarà la tappa numero 1 del nostro percorso: Torquay Beach.
In totale il primo giorno compiremo un tragitto di 2 ore e 20 minuti. Che diventa di 1 ora e 5 minuti circa se non consideriamo la strada da Melbourne fino a Torquay.
Tutto sommato neanche così esagerato… ma ricordatevi che faremo 6 soste: saranno tutte memorabili e in ciascuna di essere trascorreremo piacevolmente un po’ di tempo. Come mi piace sottolineare, quando si è in vacanza non si deve avere fretta. Quindi godiamoci il viaggio e apprezziamo le meraviglie della natura che scopriremo durante questa esperienza.
Qui nella mappa ho racchiuso quello che andremo a scoprire sulla Great Ocean Road nel nostro Day 1.
1. TORQUAY BEACH
Prima tappa, primo “WOW!”
Prima tappa del viaggio, primo assaggio della vastità delle spiagge australiane e di ciò che può riservare una natura a tratti così incontaminata.
Una spiaggia molto bella, l’ideale per trascorrere una giornata con la propria famiglia in total relax o per fare i primi tentativi con il surf. Del resto, proprio qui a Torquay nacque la cultura australiana del surf nonché i due brand più famosi di questo sport: Rip Curl e Quiksilver.
Quindi buttiamoci in questa avventura e diamo inizio alla nostra due-giorni sull’iconica strada australiana con una indimenticabile nuotata tra le onde.
2. BELLS BEACH
Onde famose e inseguite
Non molto lontano da Torquay c’è la spiaggia di Bells beach che si presenta ai nostri occhi come una grande distesa di sabbia dorata lambita da lunghe onde, circondata da un verde intenso. Raggiungiamo il mare scendendo una scala di legno che sa tanto di paesaggi appena scoperti, angoli da esplorare e piedi da immergere nelle sue acque cristalline e gelide!
Qui, surfisti di tutto il mondo si incontrano ogni anno per la tradizionale gara Rip Curl Pro nel periodo di Pasqua. Ma gli appassionati di surf la frequentano praticamente sempre, approfittando delle sue onde perfette in ogni mese dell’anno.
Per noi sarà uno spettacolo mozzafiato osservarli mentre eseguono acrobazie e i più audaci potranno anche iscriversi ad una lezione di surf.
3. ANGLESEA
Sabbia dorata e mare da favola
Proseguendo sulla Great Ocean Road troviamo la nostra prossima tappa: Anglesea. Una zona ricca di campi da golf, canguri che zampettano qua e là, foreste pluviali e scogliere che nascondono spiagge immense e un mare trasparente.
Scendiamo in spiaggia e lasciamoci coccolare dal calore del sole sdraiati sulla sabbia fine e abbracciare dalle acque limpide dell’oceano.
Riprendendo il viaggio ci aspetta una sorpresa: il Memorial Arch. Forse uno dei luoghi più fotografati e più importanti della GOR; uno che assolutamente non può essere mancato e che è presente nella “bucket list” di tutti quelli che intraprendono questo fantastico viaggio lungo la costa australiana. Si trova ufficialmente all’inizio della Great Ocean Road a mo’ di entrata trionfale in questa strada panoramica che si estende da Torquay a Allenstown.
L’arco venne creato in onore dei circa 3000 soldati rientrati a casa da varie battaglie che lavorarono alla costruzione della strada durante la Prima Guerra Mondiale. I lavori iniziarono nel 1919 e terminarono nel 1932, 243 chilometri di strada dopo.
Accanto al Memorial Arch possiamo notare una scultura commissionata in onore del 75esimo anniversario della strada e che raffigura proprio due soldati durante la sua costruzione.
Numerosi furono i soldati caduti nella realizzazione di questa arteria stradale a causa della pesantezza dei compiti da svolgere… praticamente hanno costruito una strada a mano! La stessa Great Ocean Road fu progettata e dedicata a tutti coloro che hanno perso la vita in guerra, rappresentando il più lungo monumento ai caduti in guerra del mondo
4. SPLIT POINT LIGHTHOUSE, AIREYS INLET
Molto più di un faro
A circa 25 minuti da Torquay si trova la baia di Aireys Inlet, una piccola cittadina che si svelerà il luogo ideale per una breve sosta gastronomica: gustiamo pure i deliziosi piatti di pesce fresco appena grigliato, i frutti di mare o i calamari fritti in uno dei locali della zona. Molti dicono che siano i migliori della costa, quindi perché non concederci una meritata esperienza culinaria?
Ma qui ad Aireys Inlet c’è molto di più. Dirigiamoci verso lo Split Point Lighthouse: un faro situato in uno dei luoghi panoramici di tutta la baia australiana.
Alle spalle del faro, c’è una passerella che porta allo Split Point Lookout: un punto di osservazione meraviglioso di tutta la costa frastagliata di questa zona.
E qui iniziamo a scorgere i primi monoliti, le grandi rocce nel mare che troveremo sempre più spesso andando avanti nel nostro viaggio on the road.
5. ERSKINE FALLS, LORNE
Una cascata nella foresta pluviale
Stanchi dei panorami fatti di spiagge e mare? È ora di avventurarsi nella foresta pluviale! La bellezza del viaggio sulla Great Ocean Road sta anche nella possibilità di passare da un paesaggio all’altro praticamente in poco tempo.
Arrivati nell’elegante città di Lorne, ci accorgeremo subito degli antichi eucalipti che circondano le strade, delle case e dei ponti in legno in prossimità delle spiagge e dei corsi d’acqua. Qui si respira un’atmosfera rilassata e, non a caso, è il luogo preferito di molti cittadini di Melbourne per trascorrere le vacanze estive lontano dal caos.
Lasciamoci alle spalle la spiaggia, il surf e i bar alla moda e immergiamoci nel Great Otway National Park. La foresta pluviale è ricca di scorci e di sorprese indimenticabili. Qui potremmo imbatterci in canguri e koala in libertà, avventurarci nei sentieri del parco e ritrovarci ai piedi di una meravigliosa cascata: la Erskine Falls. Si trova a circa 9 chilometri in auto da Lorne ed è un tuffo d’acqua di 30 metri dal quale si origina l’omonimo fiume.
Ci sono due punti di osservazione: l’upper lookout è ad appena cinque minuti di cammino dal parcheggio, mentre il lower lookout si trova dopo 240 gradini scendendo fino alla base della cascata. Ovviamente consiglio il secondo… il premio per lo sforzo fisico è la vista di una delle più alte e straordinarie cascate della regione.
6. TEDDY’S LOOKOUT
Koala, dove siete?
Poco distante dal centro di Lorne si trova questo punto panoramico forse poco apprezzato a dovere. Da qui si può godere della veduta dell’intera costa e del fiume Saint George River che si getta nell’oceano, mentre alle spalle si estende la foresta pluviale in tutto il suo splendore.
Numerosi sono gli eucalipti ed è possibile avvistare koala e wallaby (canguri) in libertà. Il giorno della mia visita non sono stata molto fortunata… gli unici animali avvistati sono stati moscerini e zanzare!
Scopriamo insieme gli animali australiani e dove trovarli!
Giorno 2: da Apollo Bay a Loch Ard Gorge
Il secondo giorno sarà ancora più spettacolare, ve lo assicuro.
Basta solo citare i Twelve Apostles, Dodici Apostoli in italiano. Forse vi sarà capitato di vedere una loro fotografia, un documentario o un filmato. Di sicuro sono una tappa immancabile per chiunque faccia il tour della Great Ocean Road e quando vedrete una loro foto direte “woooow!“. 😍
Il tempo di percorrenza sarà di circa 2 ore e 16 minuti (solo andata) ma ne varrà la pena!
Come sopra, ecco una mappa di cosa fare sulla Great Ocean Road nel Day 2.
1. APOLLO BAY
Tra oceano e verdi colline
Iniziamo la seconda giornata sulla Great Ocean Road raggiungendo Apollo Bay, un villaggio di pescatori che sorge a metà tra il blu dell’oceano e il verde delle colline che lo circondano.
Da Lorne a Apollo Bay ci sono 45.5 chilometri ma è obbligatoria una tappa intermedia: quasi a metà strada si trova Kennett River, definita la capitale australiana dell’avvistamento dei koala! Se desideri avvistarne uno nel suo habitat naturale questo è decisamente il posto giusto. Moltissimi sono i koala che vivono sui grandi alberi di eucalipto che costeggiano la strada principale quindi occhi aperti!
Riprendiamo l’auto e arriviamo alla baia molto caratteristica di Apollo Bay. Per apprezzare al meglio la bellezza di questa zona andiamo al Marriner’s lookout: da qui possiamo ammirare le onde infrangersi sulle coste frastagliate e lasciarci stupire dal senso di libertà delle mucche al pascolo.
2. GIBSON STEPS
Gradini per la meraviglia
Saltiamo in auto e raggiungiamo i Gibson Steps in circa 1 ora e 15 minuti, dopo 84 chilometri da Apollo Bay. I più allenati e temerari potrebbero anche pensare di fare il percorso A PIEDI in un sentiero di un centinaio di chilometri per il quale sono richiesti almeno 8 giorni!
I Gibson Steps sono dei gradini di legno che si aggrappano ad una scogliera e ci portano su una spiaggia dorata non troppo affollata. Da qui potremmo godere di una fantastica vista sulle strutture calcaree nelle vicinanze, rilassarci sulla sabbia e fare il bagno nelle acque gelide e cristalline dell’oceano.
3. TWELVE APOSTLES
Monoliti che passione!
A circa 2 minuti (appena 1 chilometro di distanza) dai Gibson Steps si giunge finalmente alla meta tanto ambita della Great Ocean Road: i 12 Apostles (12 Apostoli).
I Twelve Apostles sono faraglioni di roccia calcarea che si innalzano dall’oceano creando un panorama naturale senza tempo. Purtroppo le intemperie, la salsedine e il vento stanno pian piano erodendo le basi delle rocce provocando la rottura e la scomparsa di alcuni di loro. Al momento ne sono rimasti solo in sette, ma il numero è in costante aggiornamento.
Splendidi sia di giorno che all’imbrunire, i Twelve Apostle meritano decisamente la visita nonostante la grande affluenza di turisti che ogni anno visitano il sito.
Curiosità 1: inizialmente i 12 Apostoli erano collegati alla terraferma ma vento e acqua hanno progressivamente distrutto le rocce lasciandoli come monoliti in mezzo al mare.
Curiosità 2: fino al 1922 il loro nome era “The Sow and Piglets” (la scrofa e i maialini). È stato poi modificato per puri fini turistici.
4. RAZORBACK
La forza della natura
A neanche 5 minuti di distanza (4 chilometri) si trova il Razorback, un’altra formazione rocciosa che precede le nostre ultime due tappe del percorso sulla Great Ocean Road.
Il curioso nome dipende dalla forma di questa roccia, che sembra quasi una lama di un rasoio per i suoi particolari onde, incavi e fori dalle erosioni costanti degli elementi naturali.
Avviciniamoci al punto panoramico e restiamo per qualche minuto ad osservare le onde infrangersi sulla roccia e la costa circostante. Dando un’occhiata intorno noteremo grotte, archi e altre splendide insenature naturali che urlano di essere esplorate.
Questa zona è molto esposta a forti venti e, come in tutte le stagioni in Australia, il clima potrebbe cambiare repentinamente. Quindi è sempre bene portare una giacca o vestirsi a strati.
5. TOM AND EVA LOOKOUT
Una storia a lieto fine
A 200 metri dal Razorback si trova un altro punto panoramico dal nome curioso: il Tom and Eva Lookout.
Per sapere chi erano Tom e Eva dobbiamo parlare di quella che sarà la nostra ultima tappa di questo viaggio on the road sulla Great Ocean Road: Loch Ard Gorge. Qui, il 1° giugno 1878, si incagliò e naufragò il veliero “Loch Ard” con i suoi 54 passeggeri e in quella tragica notte riuscirono a salvarsi solo due persone: Tom Pearce (15 anni) e Eva Carmichael (17 anni). I due adolescenti trovarono rifugio nella cava “Thunder Cave” poco distante prima di essere tratti in salvo.
Le rocce che presero il nome dai due superstiti rappresentano un esempio principe dell’erosione sulla costa del surf. Tempo fa, infatti, i due faraglioni formavano un arco chiamato Island Arch, prima che la sezione centrale crollasse nel giugno 2009.
6. LOCH ARD GORGE
Tra quiete e natura
Proseguendo il tragitto a piedi giungiamo finalmente a Loch Ard Gorge. Come detto appena sopra, è il sito del naufragio del 1878 del veliero dal quale prese il nome. Ma non è solo questo.
È un luogo assolutamente magico con un panorama di ineguagliabile bellezza. Percorriamo la scalinata in legno verso la spiaggia, scendiamo nella baia e ammiriamo le formazioni rocciose anche da un’altra angolazione, immergiamo i piedi nelle acque trasparenti e rilassiamoci al sole sulla soffice sabbia cercando di avvistare una berta codacorta, un uccello marino originario dell’oceano Pacifico.
Attenzione! Nuotare è fortemente sconsigliato a causa di forti correnti, alte onde e rocce appuntite e pericolose.
E non è finita qui! Tornando alla base, troveremo tantissime cose da fare a Melbourne: visite all’acquario, allo zoo o ad un Sanctuary, immersioni in compagnia degli squali, un volo in mongolfiera sulla città, una passeggiata gastronomica lungo la Mornington Peninsula… ce n’è davvero per tutti i gusti e disponibilità!