Menù
Oggi continuiamo a viaggiare nella splendida Andalusia e, dopo Siviglia, scopriamo insieme cosa vedere a Cordova (Córdoba in spagnolo).
Benvenuti a Córdoba, il nostro viaggio inizia da qui
Le arcate rosse e bianche della Moschea moresca, il lungo ponte romano che si staglia lungo il fiume Guadalquivir e la torre medievale sono solo alcune delle principali attrazioni di Córdoba. Una cittadina di più di 300mila abitanti nel cuore dell’Andalusia, la regione della Spagna che mi ha ospitata per un anno e mi ha fatto sognare tempi e mondi lontani.
Perdersi a Córdoba è facile, viene quasi naturale seguire le strette vie dal sapore arabo, inseguire i mille colori dei balconi pieni di fiori, restare incantati dai patii dei palazzi, alcuni lasciati aperti per soddisfare la curiosità dei turisti, altri chiusi, da spiare attraverso i fori dei precisi intagli nel legno che sanno di maestria e bravura d’altri tempi.
E poi confondersi nella folla di curiosi e fedeli in attesa di entrare nella Moschea-Cattedrale: un mix di religioni, stili e – anche qui – colori che lascia senza fiato e ti fa perdonare il caldo e l’afa della stagione estiva in una Córdoba lontana dal mare ma ricca di fascino, storia e cultura.
Allora non perdiamo altro tempo e immergiamoci in questo viaggio virtuale nella città medievale dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Da non perdere a Córdoba
La Mezquita
Nella città più araba dell’Andalusia, non poteva mancare la Mezquita: una delle moschee più belle d’Europa. Eretta sulla Chiesa di San Vincenzo, si trova nel centro storico di Córdoba e le sue ricche decorazioni su archi e colonne ne fanno un’attrazione da non perdere.
La Mezquita è oggi la Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova, ma nelle sue linee ben definite, nelle alte mura e in una illuminazione ad hoc sono ben riconoscibili i tratti dell’arte arabo-islamica. Insieme all’Alhambra di Granada, la Giralda di Siviglia e la Aljafería di Saragozza, la Mezquita di Córdoba testimonia l’occupazione degli islamici in Spagna dal VIII al XIII secolo.
L’Alcazar de los Reyes Cristianos
L’Alcazar de los Reyes Cristianos è, al pari del Real Alcazar di Siviglia, una meraviglia per gli occhi e i sensi. Costruito nel 1328 da Alfonso XI, l’edificio porta evidenti i segni dello stile arabo racchiusi nei suoi mosaici e ornamenti. A tal proposito segnalo nella Sala de los mosaicos:
- il Gran Mosaico Geometrico
- e il mosaico romano Eros y Psique
Tappa super consigliata durante la visita per immergersi nella tipica atmosfera mediorientale.
All’esterno, in ogni angolo, riaffiora il suo lungo passato arabo. I grandi giardini adornati con vasche, le statue, le fontane e i giochi d’acqua vi faranno dubitare di essere in Europa.
Usato anche come luogo di residenza dei re cattolici, alla fine del XV secolo l’Alcazar di Córdoba fu ceduto alle autorità ecclesiastiche che lo convertirono in Tribunale dell’Inquisizione, fino al 1821. In seguito fu poi impiegato come carcere civile, base militare e anche sede del Comune di Cordoba.
La Medina Azahara
La Medina Azahara di Córdoba è la grande città-palazzo che il califfo Abd al-Rahman III ha voluto costruire nel X secolo… leggende dicono per dedicarla alla sua amata sposa az-Zahara,
Con una estensione di 112 ettari, la Medina Azahara contava circa 4300 colonne e la sua bellezza traspare ancora oggi dalle poche rovine rimaste. La cittadina fu infatti quasi completamente distrutta dai Berberi durante una sanguinosa battaglia.
Si trova a circa 8 chilometri dalla città ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il Ponte Romano
La città di Cordoba si snoda lungo il fiume Guadalquivir, l’unico fiume navigabile della Spagna il cui nome significa “Fiume Grande” in lingua araba. Proprio in questa città dell’Andalusia, l’imperatore romano Augusto decise di costruire un ponte di ben 240 metri, facente parte della lunga strada a lui dedicata.
Durante i secoli, numerose battaglie furono combattute lungo gli argini del fiume che hanno pian piano compromesso la struttura originale. Ad oggi, sono però ancora presenti le 16 arcate a sostegno del ponte.
Curiosità: il Ponte Romano di Córdoba è l’unica strada percorribile per raggiungere la città. Una volta attraversato, si giunge alla Plaza del Trjunfo dove la grande porta rinascimentale Puerta del Puente dà il benvenuto ai visitatori.
La Juderìa
La Juderìa è l’antico quartiere ebraico di Cordoba, nonché uno dei più importanti a livello Europeo. Progettato nel 1314, si trova poco distante dalla Mezquita e costituisce una tappa quasi obbligata per chiunque si rechi in questa città andalusa.
Passeggiando con calma nel dedalo delle vie strettissime del quartiere, potrete notare il colore bianco delle abitazioni che sembrano poggiarsi e sostenersi tra loro, i balconi in ferro battuto e le accese tonalità dei fiori che abbelliscono finestre e patios.
Nonostante il lavoro di ristrutturazione subito nel ‘700, la Juderìa di Cordoba ha mantenuto il suo fascino senza tempo. Una volta qui, è impossibile non visitare:
- La Sinagoga, risalente al 1315 e unico esemplare di sinagoga medievale in Andalusia. In Spagna sono rimaste solo 3 sinagoghe: quella di Cordoba e le due di Toledo… ragione in più per non farsela sfuggire!
- La Casa Andalusí, una casa-museo che ci trasporta al tempo dei califfati facendoci rivivere la musica, i profumi e i colori di quell’epoca.
La Calleja de las Flores
Il vicolo dei Fiori è uno dei luoghi più famosi di Cordoba. Posto all’incrocio con via Velázquez Bosco, consiste in una stretta stradina che poi confluisce in una piazza di piccole dimensioni. Vale la pena visitarla per ammirare i fiori multicolori esposti dai cordobani fuori dai loro balconi, finestre o in apposite ceste di vimini.
Lasciatevi spingere dall’istinto di spiare dentro le porte socchiuse dei patios e fatevi sorprendere dalle decorazioni sui muri, dai mosaici, dalle fontane poste al centro e perfino da alberi. Ma qui i fiori sono i veri protagonisti!
Il Tempio Romano
Il Tempio Romano di Cordoba risale al regno dell’imperatore Domiziano (81-96) anche se i lavori per la sua ultimazione iniziarono circa 40 anni prima. La struttura faceva parte del Foro Provinciale, ed era ricca di elementi architettonici in marmo come capitelli e tamburi a colonna. Per questa ragione la zona era conosciuta con il termine di marmolejos.
Ha subìto dei lavori di ristrutturazione nel 2017 ed è un’attrazione che vale la visita… come tutto di Cordoba! 🇪🇸
La Cruz e la Feria de Mayo
A partire dall’ultima settimana di maggio e per circa 10 giorni, si svolge la festa più colorata e allegra dell’anno.
In occasione della Feria de Mayo, Cordoba si anima con concerti, spettacoli e corride di tutti i gusti. Non mancano stand e gazebo pieni di leccornie e del tradizionale tinto de verano, visitati da centinaia di turisti ogni giorno.
Quando sono stata in questa fantastica città, ho anche beccato una sfilata di carri interamente adornati di fiori, sui quali erano seduti donne e bambini, splendidi nei loro abiti andalusi. Che meraviglia!
È impossibile non restare incantati da questa città dove luci, colori e secoli di storia si intrecciano!